“Se gli effetti dell’IA saranno analoghi a quelli dell’elettricità quando fu introdotta potrebbero compensare le pressioni sul versante della demografia.”
Capo Economista e Responsabile Investment Strategy Group, Vanguard
Le proiezioni economiche a più lungo termine1 del Board della Federal Reserve pubblicate a marzo 2024 offrono indicazioni sul futuro dell’economia americana. L’opinione di consenso che il futuro della maggiore economia mondiale assomiglierà al suo recente passato potrebbe tuttavia essere fuorviante.
Le proiezioni del Board della Federal Reserve, sostenute da analoghe previsioni dell’Ufficio di Bilancio del Congresso americano indicano:
È opinione generale di consenso che il futuro dell’economia assomiglierà al recente passato: crescita anemica della produttività, bassa inflazione e rendimenti al netto dell’inflazione prossimi allo zero sulle obbligazioni governative.
I risultati delle nostre analisi indicano diversamente. Al suddetto scenario attribuiamo una probabilità del 10%–20%. L’esito più probabile, secondo le nostre stime, con una probabilità del 45%–55%, è che l’intelligenza artificiale (IA) agisca da catalizzatore e determini un sensibile aumento della crescita economica.
Lo scenario con probabilità immediatamente inferiore, del 30%–40%, è che l’IA deluda le aspettative. In tale scenario, una popolazione che invecchia e cresce a ritmo più lento alimenterebbe l’aumento del debito e dei disavanzi di bilancio pubblico limitando l’espansione economica e il miglioramento del tenore di vita.
Queste proiezioni sono il risultato del nuovo modello adottato da Vanguard per le previsioni economiche. Il modello integra le variabili a breve del ciclo economico che alimentano gran parte delle previsioni con i fattori sul lato dell’offerta che evolvono più lentamente e determinano la capacità produttiva di un’economia nei decenni. Questi fattori che rappresentano megatrend comprendono gli aspetti demografici, i progressi tecnologici, i disavanzi pubblici e la globalizzazione.
Le nostre analisi indicano che il futuro dell’economia globale dipenderà dall’evoluzione del braccio di ferro tra l’IA e gli aspetti demografici che alimentano i disavanzi pubblici. Chi vincerà tra queste due forze determinerà gli esiti economici e finanziari che interessano i lavoratori, gli investitori e le autorità.
Gli Stati Uniti hanno registrato avanzi primari del bilancio federale in 141 dei 208 anni dal 1792 al 1999, vale a dire per quasi il 70% del tempo in questo periodo. (Si ha avanzo primario del bilancio pubblico quando le entrate superano la spesa, esclusa la spesa per gli interessi sul debito). In epoca più recente, questo andamento si è invertito. Gli Stati Uniti hanno registrato disavanzi primari del bilancio federale in 20 dei 24 anni nel periodo compreso tra il 2000 e il 2023 (l’83% del tempo).2
Il passaggio dagli avanzi ai disavanzi del bilancio federale americano si può attribuire all’invecchiamento demografico, che ha comportato un aumento della spesa sanitaria e per previdenza e assistenza sociale. Questi disavanzi strutturali assieme all’aumento dei tassi di interesse dopo il Covid-19 rappresentano una minaccia per la crescita economica e destano preoccupazioni legate all’inflazione e ai costi di finanziamento. Secondo le stime dell’Ufficio di Bilancio del Congresso americano, il rapporto tra debito e PIL degli Stati Uniti aumenterà dal livello attuale intorno al 100% e supererà il 170% entro il 2054.
Tuttavia, le tecnologie emergenti, soprattutto l’IA, hanno il potenziale di rafforzare la crescita economica e mitigare gli effetti della spesa legata all’invecchiamento demografico.
Storicamente l’innovazione tecnologica è stata il fattore primario che ha alimentato la crescita della produttività e il miglioramento del tenore di vita. Le analisi di Vanguard evidenziano tre principali aspetti dell’innovazione tecnologica:
Oggi ci sono le condizioni affinché emergano innovazioni tecnologiche polivalenti a fronte dell’aumento degli investimenti di capitale in nuove tecnologie in un contesto di crescita fiacca della produttività. Se gli effetti dell’IA saranno analoghi a quelli dell’elettricità quando fu introdotta potrebbero compensare le pressioni sul versante della demografia e superare le attese di consenso in termini di risultati economici e finanziari.
Se invece i guadagni di produttività rispecchieranno quelli ottenuti con l’introduzione della robotica, dei computer e di internet, i fattori demografici prevarranno e i risultati economici e finanziari saranno inferiori rispetto alle stime di consenso.
Le analisi di Vanguard delineano due scenari per il futuro. Il primo scenario, quello più probabile, prevede che l’IA emerga come importante tecnologia polivalente, con guadagni di produttività superiori a quelli ottenuti con l’introduzione del personal computer e di internet. L’altro scenario stima che l’IA deluda le aspettative e comporti modesti aumenti di produttività insufficienti per superare i disavanzi strutturali di bilancio pubblico alimentati dalla spesa legata all’invecchiamento demografico.
Fonte: Vanguard. Note: per trasformazione si intende lo shock positivo derivante dalla diffusione di tecnologie polivalenti: per efficienza lo shock positivo associato all’automazione; per accrescimento, l’incremento della capacità produttiva del lavoro con crescita sia della produzione sia dell’occupazione.
Tecnologia e demografia sono da sempre in competizione, come illustrava Thomas Malthus nel suo Saggio sul principio di popolazione (1798). Malthus sosteneva che la crescita demografica avrebbe portato guerre, carestie e malattie. Nel 1798, la popolazione mondiale era di 800 milioni. Nel 2022 ha raggiunto gli 8 miliardi ma la ricchezza e la salute a livello mondiale sono aumentate. Il progresso tecnologico ha neutralizzato i pericoli che segnalava Malthus, il quale sosteneva che “il potere di crescita della popolazione è infinitamente più grande di quello che possiede la Terra di produrre i mezzi di sussistenza necessari agli esseri umani”.
Il braccio di ferro però continua. Oggi, la lotta è tra l’invecchiamento demografico con crescita a ritmo più lento e la nostra capacità di migliorare, o persino mantenere, il tenore di vita. Tuttavia, come osservava l’economista Ester Boserup, “la necessità è la madre delle invenzioni”. Ci aspettiamo che la tecnologia prevalga: innoveremo a un ritmo più veloce di quanto invecchiamo.
Leggi il documento completo, Megatrends and U.S. Economy, 1890–2040.
1 La Fed non specifica l’orizzonte temporale delle “proiezioni a più lungo termine”, osservando unicamente che rappresentano “la valutazione” dei componenti del comitato di politica monetaria “del valore al quale ciascuna variabile è attesa convergere, nel tempo, con una politica monetaria appropriata e in assenza di ulteriori shock per l’economia”.
2 Fonti: elaborazioni di Vanguard sulla base dei dati di spesa pubblica del Global Financial Database (per il periodo 1792–1961) e dell’Ufficio di Bilancio del Congresso americano (per il periodo 1962–2023).
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