Negli Stati Uniti, la Federal Reserve (Fed) ha lasciato fermi i tassi a breve nell’intervallo del 4,25%–4,5% alla prima riunione di politica monetaria del 2025. Ci aspettiamo che la banca centrale americana mantenga l’orientamento attendista prima di operare ulteriori riduzioni dei tassi.
Nell’Area Euro, le prospettive di crescita debole e il quadro favorevole per l’inflazione verosimilmente indurranno un atteggiamento relativamente accomodante da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nel 2025. All’indomani delle elezioni in Germania e con la prospettiva di negoziati di pace per il conflitto in Ucraina, l’incertezza resta elevata.
Nel Regno Unito, con crescita minima del PIL e inflazione in aumento, l’economia mostra segni di stagnazione.
In Cina migliora il sentiment degli investitori, rinfrancato dall’ascesa di DeepSeek, la start-up cinese nel campo dell’intelligenza artificiale, e dalla significativa rimonta del Shanghai Composite Index dai minimi di settembre 2024.
PIL: Ci aspettiamo una crescita del PIL al di sopra del 2%, tenendo conto dei cambiamenti nella politica commerciale e in quella sull’immigrazione inglobati nelle nostre previsioni.
Politica monetaria: Ci aspettiamo che la Fed operi due tagli dei tassi nella seconda parte dell’anno, più avanti dunque rispetto alla nostra precedente previsione di tagli nella prima metà dell’anno, alla luce degli ultimi dati che indicano vigore sul fronte dell’occupazione e dell’inflazione.
Inflazione: Crediamo che l’inflazione resterà al centro dell’attenzione. Una recente indagine1 ha indicato aspettative dei consumatori di inflazione al 4,3% per il prossimo anno, esattamente un punto percentuale in più rispetto al dato di gennaio. Non è chiaro se si tratti effettivamente di un segnale o sia il riflesso dell’attuale incertezza sulle politiche di governo.
Mercato del lavoro: Secondo le nostre stime, il tasso di disoccupazione salirà solo marginalmente, intorno al 4,5% nel 2025. Tuttavia, qualora i vincoli sul versante dell’offerta di forza lavoro si rivelino superiori a quanto ipotizzato nel nostro scenario di base, il tasso di disoccupazione potrebbe diminuire e sia la crescita salariale sia l’inflazione potrebbero aumentare.
PIL: Prevediamo una crescita inferiore al tendenziale e intorno allo 0,5% nel 2025 per l’Area Euro, con la protratta crisi del settore manifatturiero che verosimilmente peserà sulla domanda finale. La prospettiva di ulteriori dazi e l’incertezza su questo fronte è probabile che incidano sul sentiment dei consumatori e delle imprese.
Politica monetaria: Ci aspettiamo che la BCE abbassi i tassi con tagli di 25 punti base ad ogni riunione sino a luglio, mantenendoli successivamente invariati all’1,75%. Il tasso di riferimento attualmente è al 2,75%.
Inflazione: Stimiamo che sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo si attestino al di sotto del 2% per fine 2025.
Mercato del lavoro: Il tasso di disoccupazione è stato pari al 6,3% a dicembre. Ci aspettiamo che salga verso il 7% per fine 2025.
PIL: Prevediamo una crescita intorno allo 0,7% per il Regno Unito nel 2025, un livello inferiore rispetto alla nostra precedente stima di crescita all’1,4%. La revisione al ribasso riflette, in parte, il deterioramento dei dati prospettici, in particolare sul versante del mercato del lavoro.
Politica monetaria: Ci aspettiamo tagli trimestrali dei tassi da parte della Bank of England nel 2025 che porterebbero il tasso ufficiale al 3,75 a fine anno dall’attuale 4,5%.
Inflazione: Stimiamo che l’inflazione complessiva si attesti al 2,5% per fine 2025 e l’inflazione di fondo (core), che esclude i prezzi volatili di alimentari, energia, alcolici e tabacchi, chiuda l’anno al 2,7%, (dati su base annua in entrambi i casi). Queste stime sono di 0,3 punti percentuali superiori alla nostra precedente previsione.
Mercato del lavoro: Prevediamo che il tasso di disoccupazione si attesti al 4,7% per fine 2025, in aumento rispetto al 4,4% del periodo ottobre-dicembre 2024.
Politica monetaria: Continuiamo a prevedere che la Bank of Japan aumenti i tassi ufficiali all’1% per fine 2025 dall’attuale 0,5%. Crediamo che i rialzi dei tassi siano volti ad allineare la politica monetaria al normalizzarsi dell’inflazione e non una modalità per frenare la domanda in risposta all’inflazione in aumento.
PIL: Per il 2025 prevediamo una crescita superiore al tendenziale, intorno all’1,2%, alimentata dall’incremento della domanda interna visto che gli incrementi salariali sono superiori all’inflazione.
Inflazione: Crediamo che l’inflazione di fondo resterà a livelli solidi, intorno al 2%, nel 2025.
Mercato del lavoro: Il Giappone è alle prese con una carenza strutturale di forza lavoro che probabilmente continuerà ad esercitare pressioni al rialzo sui salari.
PIL: Prevediamo slancio per la crescita economica cinese sul breve termine a seguito delle misure di sostegno. La crescita del PIL in termini reali (vale a dire, al netto dell’inflazione) verosimilmente rallenterà intorno al 4,5% quest’anno per effetto dei dazi.
Politica monetaria: Ci attendiamo maggiore stimolo fiscale, compreso lo sforamento, di carattere straordinario, del tetto del debito per far fronte al debito pubblico a livello locale e l’eccesso di offerta sul mercato immobiliare. L’allentamento monetario sarà di supporto alla politica fiscale espansiva.
Inflazione: L’inflazione di fondo è attesa attestarsi intorno all’1,5% quest’anno, grazie principalmente al deprezzamento della valuta cinese per effetto dell’aumento dei dazi. Permangono tuttavia pressioni deflazionistiche. I prezzi alla produzione sono scesi del 2,3% su base annua a gennaio, che segna il 28° mese consecutivo di calo.
Mercato del lavoro: Prevediamo che il tasso di disoccupazione resti invariato nel 2025 (rispetto al 5,1% di dicembre 2024). I disallineamenti strutturali fra domanda e offerta di lavoro, soprattutto con riferimento ai giovani, potrebbero persistere.
Prevediamo un ampliamento del ciclo di allentamento monetario ma con tassi che rimangono in territorio restrittivo in quanto un dollaro americano forte rappresenta una minaccia per l’inflazione nei mercati emergenti. Gli sviluppi sul fronte del commercio saranno probabilmente oggetto di attenzione per tutto il 2025.
Le previsioni di rendimento annualizzato a 10 anni di Vanguard per le varie classi di attivo sono state aggiornate sulla scorta delle ultime elaborazioni del Vanguard Capital Markets Model® (VCMM) sulla base dei dati al 31 dicembre 2024.
Le nostre proiezioni di rendimento nominale annualizzato a 10 anni espresse in valuta locale per gli investitori sono le seguenti2.
1 Indagine dell’Università del Michigan.
2 I dati sono basati su un intervallo di 2 punti intorno al 50° percentile della distribuzione dei risultati di rendimento per l’azionario e su un intervallo di 1 punto intorno al 50° percentile per l’obbligazionario. I numeri tra parentesi riflettono la volatilità mediana.
IMPORTANTE: Le proiezioni e le altre informazioni ottenute col Vanguard Capital Markets Model per quanto riguarda la probabilità dei diversi risultati degli investimenti sono di natura ipotetica non rispecchiano risultati di investimenti reali e non sono garanzia di rendimenti futuri. I risultati del VCMM variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo. Le proiezioni ottenute col VCMM sono basate su un’analisi statistica di dati storici. I rendimenti futuri possono avere un andamento diverso dai modelli storici catturati nel VCMM. È importante notare che il VCMM potrebbe sottostimare gli scenari negativi non osservati nei periodi storici nei quali è basato il modello di stima.
Il Vanguard Capital Markets Model® è uno strumento di simulazione finanziaria proprietario, sviluppato e gestito da esperti di ricerca e consulenti qualificati di Vanguard. Il modello prevede le distribuzioni dei rendimenti futuri di una vasta gamma di classi di attivi. Tra le classi di attivi figurano i mercati azionari statunitensi e internazionali, buoni del tesoro statunitensi e mercati dei titoli societari obbligazionari con diverse scadenze, mercati obbligazionari internazionali, mercati monetari statunitensi, materie prime e alcune strategie d’investimento alternative. Il fondamento teorico ed empirico del Vanguard Capital Markets Model è che i rendimenti delle diverse classi di attivi rispecchiano la contropartita richiesta dagli investitori per assumersi diversi tipi di rischio sistematico (beta). Al centro del modello vi sono le stime del rapporto statistico dinamico tra fattori di rischio e rendimenti degli attivi, ottenute da analisi statistiche basate sui dati finanziari ed economici mensili disponibili a partire dagli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso. Tramite un sistema di equazioni stimate, il modello applica un metodo di simulazione Monte Carlo per proiettare i rapporti stimati tra i fattori di rischio e le classi di attivi, come pure l’incertezza e la casualità nel tempo. Il modello produce un’ampia serie di risultati simulati per ogni classe di attivi su diversi orizzonti temporali. Le previsioni si ottengono attraverso misure di tendenza centrale in tali simulazioni. I risultati ottenuti con lo strumento variano ogni volta che lo si utilizza e nel tempo.
Il valore primario del VCMM sta nella sua applicazione all’analisi dei potenziali portafogli dei clienti. Le previsioni per le classi di attivo del VCMM, comprese le distribuzioni della volatilità, delle correlazioni e dei rendimenti attesi, sono cruciali per la valutazione dei potenziali rischi di ribasso, dei diversi trade-off tra rischio e rendimento e dei benefici di diversificazione delle varie asset class. Sebbene le tendenze centrali siano elaborate in qualsiasi distribuzione dei rendimenti, Vanguard si focalizza sull’intero range di risultati potenziali per gli attivi considerati, come i dati presentati in questo documento, il che rappresenta la modalità più efficace per utilizzare le elaborazioni del VCMM.
Il VCMM mira a rappresentare l’incertezza nella previsione generando un’ampia gamma di potenziali risultati. È importante riconoscere che il VCMM non impone “normalità” alle distribuzioni dei rendimenti ma piuttosto è influenzato dalle cosiddette code spesse e dall’asimmetria nella distribuzione empirica dei rendimenti delle classi di attivo modellizzate. All’interno del range di risultati, le singole esperienze possono essere molto diverse, il che evidenzia la natura varia dei potenziali percorsi futuri. In effetti, questo è uno dei principali motivi per cui approcciamo le prospettive di rendimento degli attivi nella cornice della distribuzione.
Informazioni sui rischi d’investimento
Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare e gli investitori potrebbero recuperare un importo inferiore a quello investito.
Informazioni importanti
Questa è una comunicazione di marketing.
Riservato agli investitori professionali secondo la definizione di cui alla Direttiva MiFID II. In Svizzera solo per gli investitori professionali. Da non distribuire al pubblico.
Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere considerate offerte di acquisto o di vendita né sollecitazioni di offerte di acquisto o di vendita di titoli in qualsiasi paese in cui tali prassi siano vietate dalla legge, né possono essere rivolte a soggetti cui non sia lecito effettuare tali offerte o sollecitazioni né possono essere effettuate soggetti non qualificati. Le informazioni contenute nel presente materiale non devono essere interpretate come consulenza legale, fiscale o d'investimento. Pertanto non ci si deve basare sui contenuti di questo materiale per eventuali decisioni d’investimento.
Le informazioni contenute in questo materiale hanno finalità puramente di carattere educativo e non costituiscono una raccomandazione né una sollecitazione ad acquistare o vendere investimenti.
Pubblicato da Vanguard Group (Ireland) Limited, regolamentata in Irlanda dalla Banca Centrale irlandese.
Pubblicato in Svizzera da Vanguard Investments Switzerland GmbH.
Pubblicato da Vanguard Asset Management, Limited, autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority.
© 2025 Vanguard Group (Ireland) Limited. Tutti i diritti riservati.
© 2025 Vanguard Investments Switzerland GmbH. Tutti i diritti riservati.
© 2025 Vanguard Asset Management, Limited. Tutti i diritti riservati.