A gennaio la raccolta degli ETF domiciliati in Europa è proseguita nel solco dei trend osservati nell’ultimo trimestre del 2024, vale a dire con robusti afflussi largamente diretti verso l’azionario core. Su 29,5 miliardi di dollari di raccolta netta totale nel mese, l’azionario si è aggiudicato ben 24,7 miliardi di dollari, con predilezione degli investitori soprattutto per quello americano e dei mercati sviluppati. Questo è avvenuto in un contesto di mercati azionari rialzisti nel mese, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, e anche se verso fine mese si è registrata un’impennata della volatilità per i titoli di società legate allo sviluppo dell’IA e per i tecnologici in generale, è stata di breve durata.
Il contesto di mercato è stato largamente positivo anche per l’obbligazionario, con gli indici global aggregate e US aggregate entrambi saliti a gennaio1. Sulla scia dello scorso anno, nel mese in esame gli investitori hanno prediletto soprattutto gli ultra-brevi, che hanno avuto afflussi per 2,5 miliardi di dollari, e anche per la categoria dei governativi la raccolta è stata di tutto rispetto e pari a 2,0 miliardi di dollari. In totale a gennaio gli ETF obbligazionari hanno registrato un saldo netto della raccolta pari a 4,5 miliardi di dollari. In termini di prospettive, crediamo che i tassi cedolari più alti determinino un profilo di rischio/rendimento più positivo per l’obbligazionario per il 2025 e gli anni a venire.
Gli ETF multi-asset, gli alternativi e quelli che investono in materie prime hanno tutti registrato saldi positivi di raccolta a gennaio.
Afflussi robusti per gli ETF a inizio anno
Raccolta cumulativa su 12 mesi degli ETF quotati in Europa per asset class (in miliardi di dollari)
Fonte: ETFbook, al 31 gennaio 2025.
L’azionario core predomina anche a gennaio
Raccolta mensile dei prodotti azionari per categoria (in milioni di dollari)
Fonte: ETFbook, al 31 gennaio 2025. La categoria ‘segmento’ comprende esposizioni azionarie mirate a specifici segmenti di capitalizzazione di mercato come small-cap, mid-cap e large-cap. La categoria ‘accesso al mercato’ comprende mercati di difficile accesso come i mercati emergenti. La categoria ‘paniere’ comprende strategie che hanno come esposizione sottostante gruppi di titoli come ad esempio i titoli dei FAANG.
Avvio d’anno con un saldo netto positivo di 14,8 miliardi di dollari a gennaio per gli ETF azionari core, per i quali prosegue il trend positivo di raccolta osservato per tutto il 2024. Seguono gli smart beta e i sostenibili con saldi positivi rispettivamente di 2,9 miliardi e 2,3 miliardi di dollari. Non ci sono stati deflussi di rilievo a gennaio nelle categorie che seguiamo.
Raccolta mensile dei prodotti azionari per esposizione geografica (in milioni di dollari)
Fonte: ETFbook, al 31 gennaio 2025. La categoria ‘world’ non comprende i mercati emergenti.
Con un saldo di 10,5 miliardi di dollari l’azionario americano si posiziona al primo posto nella raccolta a gennaio. Al secondo posto troviamo l’azionario dei mercati sviluppati con un saldo netto di 6,4 miliardi di dollari mentre le esposizioni ai mercati globali si attestano a 3,1 miliardi di dollari. Dall’altra parte dello spettro, l’azionario dei mercati emergenti e le esposizioni al Regno Unito hanno registrato deflussi netti rispettivamente pari a 509 milioni e 444 milioni di dollari.
Ultrabrevi ancora in testa a gennaio
Raccolta mensile degli ETF obbligazionari per categoria (in milioni di dollari)
Fonte: ETFbook, al 31 gennaio 2025.
È proseguito il trend di raccolta positivo già osservato nel 2024 per gli ultrabrevi che sono stati i prediletti degli investitori europei a gennaio, attraendo afflussi per 2,5 miliardi di dollari, seguiti a breve distanza dai governativi con un saldo netto positivo di 2,1 miliardi di dollari. Segno meno invece per l’obbligazionario aggregato che ha registrato deflussi pari a 303 milioni di dollari nel mese.
Raccolta mensile dei prodotti obbligazionari per area geografica di esposizione (milioni di dollari)
Fonte: ETFbook, al 31 gennaio 2025.
Netto predominio dell’obbligazionario dell’Area Euro nella raccolta ETF a gennaio, con 2,8 miliardi di dollari di afflussi. C’è stata discreta domanda anche per le esposizioni agli Stati Uniti che hanno chiuso il mese in esame con un saldo netto di raccolta pari a 947 milioni di dollari. All’altro estremo, l’obbligazionario dei mercati emergenti ha registrato deflussi netti pari a 359 milioni di dollari.
Raccolta netta pari a 3,6 miliardi di dollari a gennaio per la gamma Vanguard
Raccolta netta mensile degli UCITS ETF di Vanguard (milioni di dollari)
Source: ETFbook, as at 31 January 2025.
A gennaio la gamma degli UCITS ETF di Vanguard ha attratto una raccolta pari a 3,6 miliardi di dollari, con saldi positivi per gran parte dei prodotti. I flussi si sono indirizzati principalmente nel comparto azionario (2,9 miliardi di dollari) e in quello obbligazionario (634 milioni di dollari), mentre quelli verso gli UCITS ETF multi-asset sono stati di 71 milioni di dollari.
1 Gli indici a cui si fa riferimento sono il Bloomberg Global Aggregate e il Bloomberg US Aggregate.
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